Vecchi tempi

Testo: Harold Pinter (1930); regia: Roberto Andò; interpreti: Umberto Orsini, Valentina Sperlì, Galatea Ranzi; scene: Giovanni Carluccio.
  URL: http://www.emiliaromagnateatro.com/scheda.asp?id=453054464

Harold Pinter scrisse Vecchi tempi (Old Times) nel 1970; tre anni dopo Luchino Visconti diresse il primo spettacolo italiano tratto da questo testo. L’autore non gradì la lettura adottata dal regista, tanto da adire le vie legali ed ottenere il fermo dello spettacolo. La ragione del contendere non fu mai chiara, ma ruotava, presumibilmente, attorno alla scelta fatta dal regista Visconti di rendere esplicita l’omosessualità che, forse, lega le due protagoniste, laddove l’autore rifiuta da sempre ogni eccessiva chiarificazione dei suoi testi. La storia è quella del confronto, in una casa della campagna inglese durante un fine settimana, fra due donne e un uomo. Lui è ora il marito di una delle due e ha avuto, forse, un abbozzo di relazione con l’altra, mentre era sentimentalmente impegnata con quella che ora è sua moglie. Tutto è avvolto nell’approssimazione e l’incertezza, ci sono decine d’indizi, molti dettagli minuscoli e contraddittori, ma nulla d’esplicito: Roberto Andò segue alla perfezione le indicazioni dell’autore e guida un trio straordinario d’attori – Umberto Orsini, Valentina Sperlì e Galatea Ranzi – in un gioco sottile reso ancor più accattivante da dialoghi straordinari, com’è nella migliore tradizione di quest’autore. Un bello spettacolo di taglio classico e stilisticamente robusto.

 
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