Trilogia di Belgrado
Testo di Biljana Srbljanovic (1971); regia: Massimo Navone; interpreti: Tommaso Amadio, Emanuele Arrigazzi, Alessandro Federico, Bruno Fornasari, Gerardo Maffei, Chiara Petruzzelli, Paolo Pierobon, Lorenza Pisano, Giovanna Rossi. |
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Trilogia di Belgrado Quella di Biljana Srbljanovic è una delle voci più lucide e interessanti della cultura serba. La scrittrice è nota al grande pubblico soprattutto per il “diario da Belgrado”, pubblicato da La repubblica nei giorni dei bombardamenti sulla capitale jugoslava durante la guerra per Kosovo. Il suo sguardo sulle contraddizioni e il dolore per un popolo, vittima e carnefice dei propri miti, hanno trovato una forte rappresentazione in alcuni testi teatrali, il più indicativo dei quali è La trilogia di Belgrado. Sono tre situazioni d’esilio – Praga, Sidney, Los Angeles – colte nella notte di capodanno del 1997 e da cui traspaiono l’incapacità di sopportare la lontananza dalla patria, la difficoltà d’inserirsi in società profondamente diverse e il dolore per l’impossibilità di ritornare in un paese in cui la fierezza nazionalista sfiora la paranoia. Il testo, scritto nel 1997 nel pieno della grande ondata migratoria che spinse migliaia di giovani a lasciare il paese per sfuggire alla guerra serbo – croata, è ora ripreso da un gruppo di giovani guidati Massimo Navone. Lo spettacolo è di solida costruzione, intelligente proposta, ottima esecuzione. Il travaglio per le laceranti contraddizioni della “serbità” non è mai urlato, ma dolorosamente inserito nell’agire di tutti i giorni, intrecciato ad un vivere quotidiano in cui può esplodere come lampo di follia o lacerante boato di tenerezza. E' una proposta davvero d’alto livello e di grande qualità. |
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