Testo e interpretazione: Lella Costa; regia: Gabriele Vacis; luci e musiche: Roberto Marasco; scene: Lucio Diana.
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Lella Costa è un’attrice capace di reggere da sole uno spettacolo. Questa sua straordinaria caratteristica emerge al meglio in Traviata, lo spettacolo – monologo che l’artista ha costruito, assieme a Gabriele Vacis, partendo dalle traviate storiche: Violetta e la signora dalle camelie. E' un punto di partenza a cui si sono aggiunte le immagini e i ricordi d’altre donne – mito: Maria Callas, Marylin Monroe, Greta Garbo. In altre parole il discorso prende spunto da alcuni grandi personaggi per diventare una sorta di perorazione sulla condizione e i diritti delle donne, un’orazione che non ha nulla dell’estremistico o del femminista per partito preso, ma è un ragionare lucido e affilato sui torti subiti dalla “seconda metà del cielo”. Non mancano i riferimenti all’attualità e a personaggi politici sulla cresta dell’onda. Questa politicità, tuttavia, non è il dato migliore dello spettacolo la cui forza rimanda ad una straordinaria capacità di raccontare d’altissimo livello e in una recitazione di grande, grandissimo spessore. Uno spettacolo straordinario, forte e sconvolgente. Umberto Rossi
