Ragazze sole con qualche esperienza
Testo: Enzo Moscato (Napoli 1948); regia: Geppy Gleijeses; scene Paolo Calafiore; costumi: Ludovica P. Leonetti; luci: Luigi Ascione; colonna sonora: Mattero D'Amico; interpreti: Geppy Gleijeses, Gennaro Cavacciuolo, Tonino Taiuti, Agostino Chiummariello. |
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La scena rappresenta il soggiorno di un appartamento un tempo nobile e raffinato. Qui due travestiti attendono l’arrivo di due piccoli delinquenti, appena usciti di prigione, con i quali hanno intrattenuto una corrispondenza da “posta del cuore”. In realtà devono ucciderli per ordine di un camorrista che ne ha decretato la morte perché pentiti. I due “femminielli” decidono di eseguire l’ordine, anche se provano affetto per le vittime. Non riusciranno ad ammazzarli d’amore, dopo averli privati d’acqua e cibo, ma lo faranno i sicari del boss. Ragazze sole con qualche esperienza d’Enzo Moscato è stato rappresentato per la prima volta nel 1985 e ha dato l’avvio alla rivoluzione linguistica propugnata dallo stesso Moscato e da Annibale Ruccello. E’ un impasto sapiente di dialetto napoletano e sgorbi di lingua italiana, miscelato in modo da adattarsi e riflettere il carattere dei vari personaggi. Geppy Gleijeses, regista e attore, si muove su questa strada con sicurezza e inventiva, licenziando uno spettacolo, in scena al Duse sino a domenica prossima, dominato dalla malinconia e dal naufragio dei sogni. Una proposta spigolosa e dolente, scostante e ammaliante, difficile e limpida. |
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