Past Eve and Adam's

Testi di Giacomo Leopardi, Omero, Dante, Pier Paolo Pasolini, Rimbaud, Shakespeare, Sofocle; regia, ideazione, luci, spazio scenico, colonna sonora: Leo de Bernardinis; maschere: Stefano Perocco di Meduna; costumi: Katrin Marras, musiche: Bach, Beethoven, Mozart, Shoenberg, Coltrane.

Leo De Bernardinis č esponente di punta del teatro di ricerca. Da molti anni conduce un lavoro attento, metodico, intransigente, sulla voce, la gestualitā, la commistione fra la poesia e la musica. "Past Eve and Adam's" (da "Finnagans Wake" di James Joyce) č un punto d'arrivo di questo percorso. Su un palcoscenico costruito come una stanza vuota, che le luci colorano in modo diverso secondo i brani citati, l'attore recita versi di vari autori, legandoli gli uni agli altri quasi fossero un unico poema e accompagnandoli con un sottofondo musicale che, allo stesso modo, salda brani tratti da musicisti diversi. Giacomo Leopardi (La ginestra, Le ricordanze) scivola dentro Omero (L'Odissea), Dante (La divina Commedia) scolora in Rimbaud (Il battello ebbro, Illuminazioni), Shakespeare (Amleto, Macbeth, Riccardo III) sfuma in Sofocle (Edipo Re), Pier Paolo Pisolini (Le ceneri di Gramsci) si fonde con "Il cantico dei cantici di Salomone". Con il medesimo sistema brani di Mozart entrano in pezzi di Beethoven, citazioni di Bach fanno da spalla a brani di Shoenberg, canti di monaci tibetani sfumano in pezzi di Coltrane. Un affresco colto e straordinario, nobilitato dalla bravura di un teatrante capace di raggiungere il sublime fondendo la musica del corpo con l'arpeggio della voce. Uno spettacolo difficile, ma da non perdere.

 

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