Noi che sempre navighiamo
Testo: poesie dell'Anonima Genovese( 1291); adattamento e regia: Tonino Conte; scene: Emanuele Luzzati; costumi: Bruno Cereseto; musiche originali: Filippo Gambetta; immagini; Flavio Costantini, Emanuele Luzzati; interpreti: Alberto Bergamini, Enrico Campanati, Pietro Fabbri, Lisa Galantini, Filippo Gambetta. |
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Noi che sempre navighiamo di Tonino Conte ruota attorno ad una bella trovata: la contrapposizione delle poesie, di fine duecento, dell’Anonimo Genovese e la tradizione trobadorica, vista attraverso l’opera lirica Il Trovatore di Giuseppe Verdi. I due poli sono individuati nella poesia aulica, cortigiana e il sentire comune, razionale e sensato. Lo spettacolo recupera le migliori doti di Tonino Conte: semplicità scenica, poesia e linearità della rappresentazione. E’ una miscela a cui Lele Luzzati dà un contributo fondamentale con una scenografia apparentemente povera, in realtà ricca di fantasia. Il contrasto fra il realistico buon senso dell’Anonimo Genovese, un poeta di cui si sa poco e che ci ha lasciato un solo libero di poesie e sentenze morali, e la fatuità intellettualistica dei poeti di corte, rientra nelle corde di quest’autore – regista e ci consegna uno spettacolo agile, ben costruito, molto piacevole. |
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Valutazione: 1 2 3 4 5 |