Testo liberamente tratto da Hamletmachine di Heiner Müller; regia: Armando Punzo; interpreti: Massimo Alì, Alessandra Bernardeschi, Stefano Cenci, Sabrina Corabi, Elena D'Anna, Davide D'Antonio, Emanuele Pasqualini, Barbara Ponchielli, Martina Pittarello, Nicola Rebeschini, Nicola Riguanese, Roberta Rovelli, Elena Vanni.
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La prima domanda che viene alla mente assistendo alla rappresentazione di Hihil, Nulla d’Armando Punzo, derivato (molto liberamente) da Hamletmachine di Heiner Müller, nasce dal dubbio se si tratta uno spettacolo teatrale o di qualche cosa d’altro. Su una scena ingombra d’oggetti ammassati in modo apparentemente casuale alcuni giovani attori - usciti dal laboratorio organizzato a Venezia dallo stesso Punzo - balla, canta, recita brani slegati da una qualsiasi idea di “trama”. Ripete, quasi ossessivamente, situazioni e battute. E’ il trionfo della performance, dell’happening e la distruzione consapevole di qualsiasi forma di teatro minimamente strutturato. L’unico filo conduttore che si riesce a cogliere, oltre le numerose citazioni d’autori cari al regista, è l’alternanza fra lutto e farsa, dramma e commedia, pianto e riso, il tutto immerso in un flusso d’autoironia, rivolto non solo al teatro in generale, ma alla stessa proposta cui si sta assistendo. E' uno spettacolo che chiede allo spettatore pazienza e riflessione, apertura mentale e disponibilità.
