Morte accidentale di un anarchico
Testo: Dario Fo; regia: Ferdinando Bruni, Elio De Capitani; scene e costumi: Carlo Sala; luci: Nando Frigerio; interpreti: Eudgenio Allegri, Mercedes Maritni, Luca Toracca, Paolo Pierobon, Luca Altavilla. |
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La strage alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano, il 12 dicembre 1969, ha aperto uno dei periodi più neri, misteriosi, e drammatici della storia del nostro paese. Da uno degli episodi di quel dramma, la tragica fine di Giuseppe Pinelli precipitato da una finestra della Questura milanese la notte del 15 dicembre di quell’anno, Dario Fo ha tratto una commedia di denuncia, Morte accidentale di un anarchico (1970), che fece enorme scalpore. Vi s’immagina che un matto riesca ad introdursi negli uffici della centrale di polizia fingendosi ispettore ministeriale e gettando lo scompiglio fra funzionari e poliziotti. Molti pensavano che fosse un testo molto legato alla personalità dell’attore – autore e destinato a perdere forza con il passare del tempo. Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani dimostrano il contrario, con una messa in scena vitale, esilarante, inquietante e attualissima. Gran parte del merito va ad Eugenio Allegri, che interpreta il ruolo che fu di Dario Fo, spingendo sul pedale della farsa e muovendosi nella tradizione del grande cinema comico muto. E’ uno spettacolo di gran qualità, divertente che non lascia indifferenti. |
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