Molto rumore per nulla (Much Ado About Nothing)

Testo: William Shakespeare (1564-1616); traduzione: Masolino D'Amico; regia: Guglielmo Ferro ripresa da Antonello Capodici; scene: Stefano Pace; costumi: Elena Carveni; musiche eseguite dal vivo dal gruppo Nakaira; movimenti coreografici: Donatella Capraro; interpreti: Pippo Pattavina, Mariella Lo Giudice, Sebastiano Tringali Fulvio D'Angelo, Federico Grassi, Enrico Guarneri, Tiziana Lodato, Giovanni Carta, Gianni Alderuccio, Enzo Campailla, Franz Cantalupo, Cosimo Coltraro, Egle Doria, Daniele Gonciaruk, Ada Pometti.

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Guglielmo Ferro propone una versione di Molto rumore per nulla (Much Ado About Nothing) di William Shakespeare particolarmente sontuosa, colorata, affollata d’attori. Ne nasce uno spettacolo molto ricco visivamente, quanto tradizionale nell’impostazione. Unico guizzo d’originalità quello di mettere in bocca ai buffoneschi militi della ronda notturna, gli incolti popolani a cui si dovrà lo scioglimento della vicenda, un linguaggio preso di peso dal siculo – italiano caro ad Andrea Camilleri. Come spesso capita nelle opere del grande inglese la trama saccheggia testi precedenti e inanella intrighi e gelosia. Ciò che conta, tuttavia è la fluidità della frase, l’inventiva del brano, l’ariosità del dialogo. Su questo si giocano le migliori versioni delle sue opere. Quell’attuale si colloca a metà strada, non eccessivamente irriverente, non del tutto canonica. Come dire un buon ripasso di ciò che già sappiamo.

 
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