Misura per misura

Testo: William Shakespeare (1564 - 1616); traduzione: cesare Garboli; regia e scenegrafia: Jurij Ferrini; costumi: Micaela Tentarelli; luci: Sandro Sussi, Piero Niego; interpreti: Jurij Ferrini, Alberto Giuta, Antonio Zavatteri, Wilma Sciutto, Aldo Ottobrino, Marco Zanutto, Pierpaolo Pavan, Stefania Maschio.   

  URL: http://www.progettourt.it/

Jurij Ferrini si conferma, spettacolo dopo spettacolo, una delle più interessanti nuove voci della nostra scena. La sua compagnia, Progetto URT, propone una straordinaria edizione di Misura per Misura, una delle commedie di William Shakespeare meno frequentate. Sin dall’apertura della scena il regista e attore offre la sua cifra stilistica: uno scorrere di figure geometriche e di nomi d’attori e tecnici come se si trattasse di una presentazione cinematografica. E’ una suggestione che ritorna alla fine, quando Jurij Ferrini chiude lo spettacolo presentando gli interpreti uno ad uno, un po’ come accade nei concerti jazz o, altra citazione cinematografica, nella presentazione del cast, con la voce del regista fuori campo, nel Macbeth (1948) di Orson Welles. Jurij Ferrini utilizza una traduzione limpida e modernissima di Cesare Garboli, veste i personaggi con panni che sembrano usciti da un film poliziesco americano degli anni quaranta e lavora sul testo rendendolo scorrevole, attuale, geometricamente perfetto. Il riferimento alle misure non è solo rivolto a quadrati, rettangoli e triangoli, ma invade anche il mondo morale. In questo modo la storia, scritta nel 1604, del duca di Vienna, che si allontana dal trono, ritorna mascherato da monaco per spiare come i suoi fidi applicano la giustizia a cui li ha delegati, diventa la metafora di comportamenti ipocriti e disonesti ritrovabili in epoche e luoghi diversissimi. E' un discorso moralmente attuale in cui la tragedia si mescola mirabilmente all’ironia, persino alla farsa, in uno spettacolo d’altissima classe. In chiusura compare sul fondale del palcoscenico una citazione da Sant’Agostino: La speranza ha due bellissimi figli, lo sdegno per lo stato delle cose, coraggio per cambiarle. C’è qualche cosa di più attuale?

 
Valutazione: 1 2 3 4 5