Madame Bovary

Testo di Giancarlo Sepe da Gustave Flaubert (1821 - 1880), regia Giancarlo Sepe, scene Alessandro Camera, Costumi Sabrina Chiocchio, luci Piero Taddei, musiche Harmonia Team, interpreti: Monica Guerritore, Pino Tufillaro, Stefano Astissunch, Luca Pizzurro, Elisa Pellis, Angelo Tanzi, Enrico Zaccheo, Angelo Pireddu.

Chi andasse a vedere questa "Madame Bovary", messa in scena da Giancarlo Sepe, pensando ad una trasposizione fedele del romanzo scritto da Gustave Flaubert nel 1857, rimarrà. Un solo dato per tutti: il regista, grande appassionato di cinema come dimostrano le sue regie di "Luniére Cinématographique" (1975), "Itala Film Torino" (1986) e "Ballando … ballando" (1997), non esita a citare apertamente la sala cinematografica in una bella scena in prefinale. Lo spettacolo si articolato in un lungo monologo di Monica Guerritore, intrecciato all'azione di sette ballerini; un miscuglio di spettacolo tradizionale e teatro danza, in cui la scena fa premio su una certa verbosità del testo vero e proprio. Utilizzando, con molta sapienza, il nero, il grigio, il rosso mattone e inventando straordinari movimenti scenografici, regista e attrice costruiscono un discorso dolente su quell'inquieta figura femminile, insofferente ai legami coniugali, tradita dagli amanti, abbandonata nel momento del maggior bisogno, suicida più per protesta che disperazione. Una proposta di grande bellezza visiva da guardare ammirati più che da capire.

 

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