Loretta Strong

Testo di Copi, regia Nicholas Brandon, scene e costumi Guido Fiorato, con Enrico Campanati.

Copì è uno degli autori preferiti dall'ensemble del Teatro della Tosse. Nulla di strano, allora, se questa compagnia ha deciso di farne il fulcro di una serie di manifestazioni dedicate al tema del travestimento. Il punto più alto e nuovo del cartellone lo occupa la messa in scena di "Loretta Strong", interprete Enrico Campanati in panni muliebri e regia di Nicholas Brandon. Il testo è stato rappresentato la prima volta a Parigi nel 1974, con lo stesso Copi in veste d'attore. E' un monologo cabarettistico con al centro una donna in viaggio nello spazio verso un misterioso pianeta con l'incarico di seminare pezzi d'oro che, come nella favola di Pinocchio, dovrebbero far germogliare alberi carichi di lingotti e pepite. La poveretta dialoga con una collega impegnata in una missione simile, si fa ingravidare da topi e pipistrelli, rifiuta le avances sessuali di un frigorifero e di altri oggetti. Più che similitudini, metafore o parabile sulla società moderna, ciò che affascina è la costruzione del linguaggio e la fantasia con cui Guido Fiorato riesce a tratte un universo da favola e da incubo da oggetti di banale uso quotidiano.

 

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