Lady Day – Billie Holiday la regina dello Swing

Regia: Massimo Romeo Piparo; testo: Amii Stewart; musiche: Cole Porter, Duke Ellington, Billie Holiday; canzoni originali: Emanuele Friello, Amii Stewart; Massimo Romeo Piparo; scene Giancarlo Muselli; costumi: Renato Gerace; coreografie Roberto Salaroni; direzione orchestra e piano: Emanuele Friello; batteria: Andrea Nunzi; contrabbasso: Stefano Nunzi; tromba: Mario Caporilli; sax: Paolo Favini; trombone: Massimo Morganti; chitarra: Stefano Micarelli;  interpreti Amii Stewart, Massimo Reale, Timothy Martin, Pierpaolo Lopatriello, Mena Pascale, Marco Di Folco,  Giovanna Vannini, Francesca Zaccherini, Max Bartolini, Mariella Pagano, Eugenio Dura, Silvia Di Liberto, Candido Munoz Contreras, Nino Amura;

  URL: http://musicalstore.caltanet.it/frames/nuove%20news/musical/lady%20day.htm

Billie Holiday (1915 – 1959) è stata la maggiore cantante di Blues, contemporanea d’artisti jazz come Louis Armstrong, Count Basie, Duke Ellington. Nata in una famiglia disgregata e povera, passata da istituti per ragazzi abbandonati a bordelli a cliniche per alcolisti e drogati ci ha lasciato un ricordo indelebile per il suo modo di cantare intriso di romanticismo e disperazione, dolore e voglia di vivere. Amii Stewart, sua degna erede, e Massimo Romeo Piparo le hanno dedicato il musical Lady Day – Billie Holiday la regina dello Swing. Lo spettacolo punta più sulle canzoni che non sulla biografia – che è ampiamente riassunta in rapidi dialoghi – mentre l’apparato scenografico ha una sua dimessa funzionalità e il corpo di ballo svolge diligentemente il compito affidatogli. Ad emergere con prepotenza è la voce – che, purtroppo, deve contrastare un impianto d’amplificazione tutt’altro che perfetto – di Amii Stewart che in brani, come The man I love e The lady is a tramp, raggiungono la perfezione. Una nota particolare di merito sta nell’aver lasciate in originale i testi delle canzoni agevolandone la comprensione con la proiezione della traduzione sulle due grandi colonne che delimitano la scenografia. E’ una buona decisione che si spera imitata da altri.

 
Valutazione: 1 2 3 4 5