Testo: Mara Baronti, Valerio Binasco; elementi scenici: Laura Benzi; interprete: Mara Baronti; musicisti: Enzo Favata, Michele Rabbia.

Mara Baronti racconta storie e ha costruito un vero genere teatrale su quest'antica voglia di straordinario. Fiabe, libri orientali, miti sono la materia prima da cui attinge per incantare un uditorio moderno e smaliziato ricorrendo ad una delle pił antiche fra le arti: la parola che evoca la magia. E' ora la volta delle storie cretesi, costruite attorno all'immagine inquietante del Labirinto. Europa, rapita e violata da Zeus sotto le sembianze di un animale, l'impudica regina Pasifae, che si nasconde in una macchina che simula una vacca per farsi ingravidare da un toro e genera il terribile Minotauro, che il marito Minasse, figlio d'Europa e re di Creta, nasconde, con l'aiuto del geniale Dedalo, nell'inestricabile labirinto; poi Arianna che s'innamora di Teseo e gli svela il segreto per penetrare nel palazzo e uccidere il Minotauro e Teseo, con cui fugge e che lui abbandona sull'isola di Nasso. Un groviglio di storie gią oggetto di un famoso libro di Giuseppe Galasso: "Il matrimonio di Cadmo e Armonia". Racconti simbolici e affascinanti che Mara Baronti propone cadenzandoli con le musiche straordinarie d'Enzo Favata e Michele Rabbia, due musici capaci di trarre melodie dal fondo di una seggiola o dall'acqua contenuta in una bottiglia. Uno spettacolo affascinante, questa "Storia del labirinto", e che testimonia come la magia del teatro non abbia bisogno di grandi macchine o scenografie hollywoodiane, le bastano la bravura e l'intelligenza di chi sale sul palcoscenico.