Testo: Georges Feydeau (1862 - 1921); traduzione: Angelo Dallagiacoma; scene: Gisbert Jaekel; costumi: Roberto Banci; regia: Marco Bernardi; interpreti: Paolo Bonacelli, Patrizia Milani, Carlo Simoni, Alvise Battain.
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La pulce nell’orecchio di Georges Feydeau è uno dei testi più noti e rappresentati di quello che si suole definire teatro boulevardier. Scritta nel 1907, questa girandola d’adulteri - veri o presunti - scambi di persona e sosia ha fatto ridere generazioni ed entusiasmato i critici che hanno posto l'accento sulla perfezione del meccanismo narrativo. Marco Bernardi ne ha curato una versione sostanzialmente fedele all’originale tranne l’intrusione di qualche parolaccia e l’accentuazione d’alcuni doppi sensi. E’ un approccio che, su questo versante, non convince, visto che appesantisce e contrasta con la levità ammiccante delle edizioni più fedeli all’originale. E’ il classico teatro d’interpreti che qui trova protagonisti volenterosi anche se non del tutto funzionali, soprattutto per ragioni di fisico e d’età, in alcuni casi abbastanza lontani da quelli richiesti dai personaggi. Paolo Bonacelli non appare del tutto a suo agio, così come Carlo Simoni. Assai meglio calibrate la moglie sospettosa di Patrizia Milani e l’amica intrigante di Gianna Coletti. Semplicemente perfetti il segretario afono di Roberto Tesconi e li medico libertino d’Alvise Battain.
