La festa delle donne

Testo di Aristofane (445 ca. AC - dopo il 388 AC), traduzione di Edoardo Sanguineti; regia Tonino Conte, scene e costumi: Lele Luzzati; musiche: Andrea Ceccon; con: Elia Schilton, Enrico Campanati, Pietro Fabbri, Alberto Bergamini, Paolo Cauteruccio, Paola Bigatto, Antonietta Carbonetti, Francesca Faiella, Lisa Galantini, Carla Peirollero, Sveva Tedeschi, Roberta Alloisio, Marta Furlan, Susanna Gozzetti, Valentina Martinelli, Rita Salonia.

"La festa delle donne" è il titolo che Edoardo Sanguineti ha dato all'opera d'Aristofane, conosciuta come "Le donne alla festa di Demetra" o "Tesmoforiauzuse". Opera composta nel 411 avanti Cristo e scritta contro Euripide e le sue tragedie. Lo spettacolo che propone Tonino Conte ruota attorno a tre puntelli. Il primo è la scenografia di Lele Luzzati pulita, funzionale, efficace: poche grandi sculture a raffigurare parti del corpo femminile, quasi ad indicare una propensione mescile a concepire le donne come oggetti di lavoro e piacere. Il secondo è la traduzione d'Edoardo Sanguineti, volutamente sgrammaticata, popolaresca, spesso scurrile. Il terzo è la regia di Tonino Conte, che spinge sulle scelte del traduttore, introducendo il dialetto, calcando il trucco degli attori, giocando sui toni declamati della recitazione. Il bilancio dell'operazione non è del tutto convincente. Troppi gli scivolamenti verso i travestimenti e le battutacce baistrocchine, pochi i tentativi di proporre una lettura, dissacrante e originale quanto si voglia, di un testo legato ad un preciso momento storico e ad un ben preciso scontro culturale.

 

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