La bisbetica domata

Testo: William Shakespeare (1564 - 1616); adattamento e regia: Alberto Giusta; Scena e luci: Fausto Brusamolino; interpreti: Massimo Cagnina, Roberta Andreoni, Orietta Notari, Luca Giordana, Roberto Serpi, Tarek Chebib, Paolo Maria Pilosio, Fiammetta Bellone, Mariella Speranza, Beatrice Schrios, Alberto Giusta, Paolo Pignero.

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William Shakespeare (1564 - 1616) scrisse La bisbetica domata (The Taming of the Shrew) fra il 1590 e il 1594 prendendo spunto da un testo di Ludovico Ariosto. È un’opera particolarmente fortunata, di cui si contano moltissime rappresentazioni teatrali ad almeno una ventina fra edizioni cinematografiche e televisive. Alberto Giusta - fondatore con Jurij Ferrini dell’Unità di Ricerca Teatrale (URT), ora animatore della compagnia Gank - ne propone una versione dagli arredi scenici essenziali, interpretata da attori usciti dalla scuola di recitazione dello Stabile di Genova e rivista nell’adattamento, con battute che, ricercando una similitudine con il teatro popolare dell’epoca, abbondano in parolacce. La storia è quella di un ubriacone gabbato da una nobildonna, che gli fa credere essere un ricco signore che sta assistendo ad una commedia in cui si racconta come un marito riesce a domare la moglie impertinente affamandola e mandandola in giro vestita in modo bizzarro. La strada è quella di un gioco quasi esclusivamente teatrale, che esclude sia riferimenti filologici, sia il riesame dei molti elementi discutibili che segnano il percorso di questo testo ad iniziare da un antifemminismo devastante. Ne nasce una proposta complessivamente piacevole, ma lontana dall’originalità che ha segnato altri testi messi in scena dal gruppo teatrale d’origine.

 
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