L'ombra dell'altro
Testo "Double, double" di Eric Erice e Roger Rees, elaborazione e regia: Lorenzo Costa; scenografia e disegno luci: Stefano Falco; musiche: Roberto leoncino; interpreti: Livia Carmignani, Lorenzo Costa. |
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Una giovane vedova assolda un barbone, che assomiglia straordinariamente al defunto marito, perché n'occupi il posto. In ballo c'è una cospicua eredità che sarà pagata solo se l'uomo sarà vivo e sposato al compimento del quarantacinquesimo anno. Come in ogni giallo che si rispetti, le cose s'inceppano e non manca il classico colpo di scena. "L'ombra dell'altro" che Lorenzo Costa - in veste d'elaboratore, regista e interprete - ha tratto da "Double double" d'Eric Elice e Roger Rees è il classico "psicodramma da camera", un teso conflitto a due attorno ad un delitto appena compiuto o che si sta per commettere. In questo ricorda alcuni classici d'Alfred Hitchcock come "Nodo alla gola" (1948) o "Delitto perfetto" (1954), entrambi tratti da testi teatrali. Lo spettacolo è professionalmente alto e i due interpreti, in particolare Livia Carmignani, forniscono un'ottima prova anche se, la sera della prima, Lorenzo Costa mostrava qualche incertezza di modulazione vocale. Buona e compatta la regia, mentre l'adattamento mostra qualche traccia d'eccessiva letterarietà. Un solo dubbio: è proprio necessario che un barbone, che vive in strada, si presenti con uno zainetto nuovo all'ultima moda e un impermeabile appena, appena stropicciato? |
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Valutazione: 1 2 3 4 5 |