L'idiota

Testo di Angelo Dallagiacoma dall'opera omonima di Fėdor Michajlovic Dostoevskij, regia Gigi Dall'Aglio, musiche Fabrizio Romano, scene e costumi di Bruno Buonincontri, luci Cerare Accetta, al pianoforte Andrea Bianchi, con Giulio Scarpati, Leda Negroni, Piero Sammataro, David Sebasti, Frida Bruno, Giancarlo Cosentino, Mario Salomone, Luca della Bianca, Teresa Ronchi, Patrizia Bracaglia, Stefano Cenci, Chiara Baffi.

L'Idiota "L'idiota" č uno dei grandi romanzi di Fėdor Michajlovic Dostoevskij, quello in cui meglio risalta quella filosofia dell'umiltą e della comprensione cristiane che costituiscono uno dei capisaldi nel pensiero di questo scrittore. Qui il senso della colpa e dell'espiazione, binomio cardine di un'opera come "Delitto e castigo", si fanno regola di vita, condizione umana che non richiede neppure un'azione delittuosa per essere praticata. Era molto difficile ridurre per il palcoscenico un testo cosģ denso, quanto quasi privo di accadimenti. Va dato atto ad Angelo Dallagiacoma e al regista Gigi Dall'Aglio di esserci riusciti. Lo spettacolo č ponderoso, ma del tutto all'altezza del testo di partenza. La storia ruota attorno allo scompiglio che il principe Myškin, interprete un intenso Giulio Scarpati, getta nella buona societą pietroburghese col suo essere semplicemente un'anima candida, un idiota refrattario ad interessi e machiavellismi. La scena ha toni grigi ed č mossa da paratie mobili che funzionano come un'alternanza di sequenze cinematografiche. Uno spettacolo non facile, ma di grande intensitą.

 

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