L'ereditiera

Testo: Annibale Ruccello (1956 -1986), Lello Guida; regia: Arturo Cirillo; interpreti: Monica Piseddu, Giovanni Ludeno, Arturo Cirillo, Rosario Giglio, Michelangelo Dalisi, Antonella Romano, Salvatore Caruso; scene: Massimo Bellando Randone; costumi: Gianluca Falaschi, musica: Francesco De Melis; luci: Marcello Falco

URL: http://www.envers.it/scenariosensibile/scenariosensibile6/l_ereditiera.html

Annibale Ruccello ha vissuto solo trent’anni, dal 1956 al 1986, ma gli sono bastati per segnalarsi, assieme a Lello Guida, come una delle voci più interessanti del teatro contemporaneo italiano. I suoi lavori si possono dividere in due gruppi: le riscritture di testi già noti e le opere originali. L’ereditiera appartiene al primo gruppo e nasce sia dal romanzo Washington Square (1880) di Henry James, sia, e soprattutto, dal film che ne fu tratto nel 1949 per la regia di William Wyler e l’interpretazione d’Olivia de Havilland e Montgomery Clift. La storia, banalotta, è quella di una giovane ereditiera ingenua che vuole sposare un bellimbusto, spietato cacciatore di dote, contro i saggi consigli del padre e della zia. Lello Guida, in veste di regista e attore, propone quel testo in una versione che cita apertamente il melodramma hollywoodiano, impastandolo con un florilegio d’elementi tipici della farsa partenopea. Si passa dalle cornici di luce, stile grandi prime americane, ai frizzi dei comici popolari, da Antonio Petito a Totò. La miscela è amalgamata alla perfezione e lo spettacolo che n'emerge è piacevole, intelligente, da gustarsi dalla prima all’ultima scena. Un esempio di come il teatro possa unire cultura, citazioni raffinate e comicità.

 
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