Kontakthof Mit Damen und Herren ab '65 (Luogo dei contatti con signore e signori oltre i '65)
Coreografia e regia Pina Bausch; assistenti alla regia: Rolf Borzik, Marion Cito, Hans Pop; scene e costumi: Rolf Borzik; musiche: Charlie Chaplin, Anton Karas, Juan Llossas, Nino Rota, Jean Sibelius; interpreti Jakob Andersen, Rosemarie Asbeck, Lore Duwe-Scherwat, Jutta Geike, Inge Glebe, Gunter Glorfeld, Peter Kemp, Gerd Killemr, Anke Klammer, Werner Klammer, Thea Koch, Dieter Linden, Ernest Martin, Heinz Meyer, Brigitte Montabon, Renate Nickisch, Heinz Nolle, Klaus Rubert, Edith Rudorff, Barbel Scanner-Egemann, Hannelore Schneider, Margarita Schwarzer, Alfred Siekmann, Ursula Siekmann, rlaf Strassmann, Reiner Strassmann, Margret Thieler; prima rappresentazione: 9 dicembre 1973; prima italiana Teatro Malibran, Venezia, Festival Danza Europa 1981 . |
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Kontakthof Mit Damen und Herren ab '65 (Luogo dei contatti con signore e signori oltre i '65) è uno dei testi fondamentali del teatro di Pina Bausch. Presentato per la prima volta nel 1973 si basa su un grande spazio circondato da seggiole e segnato da alcune porte attraverso le quali i danzatori entrano ed escono in continuazione. E' l'immagine di una sala da ballo degli anni cinquanta che, ad un certo punto diventa anche cinema. Nell'edizione odierna alcuni anziani ballerini danzano tanghi e musiche popolari, si inseguono, amano, corteggiano, si fanno dispetti, danno pacche e arrivano a forme di quasi aggressione erotica. E' il quadro di una società sulla soglia della rivoluzione tecnologica, ma con lo sguardo costantemente rivolto al passato, all'infanzia - il cavalluccio meccanico - e ai ricordi di gioventù. La colonna sonora impasta musiche tratte da film di Charlie Chaplin e Nino Rota, di canzoni tedesche degli anni Trenta e Quaranta, di melodiosi valzer di Jean Sibelius. I maschi sono vestiti con giacca e cravatta secondo un'eleganza datata e un po' provinciale le donne in pretenziose sottovesti o in abiti da sera e tacchi a spillo a imitazione dell'eleganza da riviste femminili. E' un'umanità dolente e incattivita, tenera e aggressiva, giovanile e mortuaria. La regia confeziona uno spettacolo molto bello che resiste al passare del tempo senza perdere un filo d'attualità e poesia. |
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Valutazione: 1 2 3 4 5 |