Ivanov
Testo Anton Cechov (1860 -1904); regia: Jurij Ferrini; interpreti: Sarah Biacchi, Wilma Sciutto, Federico Vanni, Alessandra Frabetti, Gaetano Sciortino, Marco Zanutto, Andrea Pierdicca, Stefania Maschio, Martino Verdelli, Catia Saettone; realizzazioni multimediali: William Bain. |
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Ivanov è il primo grande testo teatrale d’Anton Cechov. Scritto nel 1889, precede e anticipa di non molti anni altri due opere fondamentali nella sua teatrografia: Il gabbiano (1896) e Zio Vania (1897). Jurij Ferrini e il suo gruppo ne propone una lettura originale nell’impostazione e personalissima nello spunto. Il testo racconta di un intellettuale, progressista ed entusiasta, che lentamente si spegne annegando nella melma dell’incultura e dell’ignavia della Russia profonda. Sino ad un finale tragico in cui, sepolta da appena un anno la moglie ebrea morta di tisi, si uccide nel giorno delle nozze con una giovane benestante che lo adora. Il disprezzo per se stesso si sommano al senso di colpa per aver sciupato l’amore delle due donne ed essere diventato oggetto dei pettegolezzi del vicinato, che lo considera un cinico approfittatore, lo inducono al gesto estremo. Ora qualche cosa di simile è capitato nella vita a Wilma Sciutto, Sarah Biacchi e Jurij Ferrini, come racconta lo stesso regista. Il riflesso sulla scena di questa commistione fra pubblico e privato è risolto con un grande schermo, posto di traverso rispetto alla scena in cui recitano gli attori, su cui scorrono immagini della preparazione dello spettacolo, interviste a teatranti e psichiatri, scene di vita campestre. Il risultato è straordinariamente accattivante con la parola recitata che diventa vita vera, lo scritto che assume ancor maggiore attualità. Un lavoro di primo ordine e una proposta di lettura originale e forte. |
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Valutazione: 1 2 3 4 5 |