Il signor Rossi e la Costituzione - Adunata popolare di delirio organizzato
Testo: Paolo Rossi, Carlo Giuseppe Gabardini; regia: Paolo Rossi; co-regia: Maria Consagra; scene: Elisabetta Gabbioneta; musiche: Emanuele Dell'Aquila; disegno luci: Aldo Solbiati; costumi: Francesca Faini; consulenza musicale; Frankie Hi Energy; interpreti Paolo Rossi, Emanuele Deell'Aquila, Giorgio Paolmbino, Alex Orciari, Massimiliano Loizzi. |
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Uno dei punti di forza di Paolo Rossi è nei rapporti diretti con il pubblico. Lo conferma questo nuovo spettacolo dedicato alla carta fondamentale del nostro paese. Già in passato l’attore - autore aveva dato sfogo alla voglia di riprendere in mano classici gloriosi, Shakespeare a Molière, per utilizzarli come semplici canovacci. Questa volta l’operazione è riuscita in modo particolarmente felice per almeno un paio di ragioni. La prima rimanda ad una maggiore maturità acquisita dall’interprete con il passare degli anni, uno scorrere del tempo che ha smussato i toni, senza annacquare la corrosività del discorso. La seconda è collegata alla scelta di utilizzare quasi unicamente un solo bersaglio: Silvio Berlusconi, che Paolo Rossi riesce ad irridere e sferzare con particolare efficacia. Ne nasce uno spettacolo molto piacevole, divertente, positivamente di parte e ricco di trovate. Fra tutte citiamo l’inserimento dei versi di “Sapore di Sale” nella partitura dell’inno nazionale con risultati più che esilaranti. Fanno da sfondo al lungo dialogo – monologo un valletto e un complesso musicale di tre elementi, ma sono, appunto, elementi di sfondo, mentre ciò che conta è l’attore e la sua inesausta carica comunicativa. |
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Valutazione: 1 2 3 4 5 |