Il pazzo e la monaca

Testo di Stanislav Ignaz Witkiewicz, regia Sergio Maifredi, scene Emanuele Conte, costumi Tania Bucur, muciche composte ed eseguite in scena Sergio Limiti e Martino Roberts, consulenza letteraria Pietro Marchesani, con Gianluca Gobbi, Elena Arvigo, Myria Selva, Enrico Campanati, Pietro Fabbri, Alberto Bergamini, Massimiliano Mecca.
Stanislav Ignaz Witkiewicz è uno degli esponenti di quella cultura che, fra la prima e la seconda guerra mondiale, teorizzò l'assurdo, la follia e la devianza cosciente come vie d'uscita all'avanzare di una civiltà massificata. Di questo autore Sergio Maifredi propone "Il pazzo e la monaca". Il testo fu rappresentato per la prima volta nel 1926 e mette in scena lo scontro fra un poeta, rinchiuso in manicomio, e i medici che tentano di "guarirlo" usando ora camice di forza e sedativi, ora la psicoanalisi. Alla fine sarà proprio il folle a trionfare su tutti, grazie a un bagaglio fantastico che trae il maggior sostentamento proprio dalla pazzia. Lo spettacolo è molto bello. Merito di una regia, robustamente sorretta dalla recitazione di Gianluca Gobbi, Elena Arvigo, Myria Selva, Enrico Campanati e Pietro Fabbri, che mescola tratti realistici ad un trionfo d'immaginazione degno dell'autore rappresentato.

 

 

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