Il nuovo inquilino

Testo di Eugčne Ionesco, regia Cesare Lievi, scene Daniele Lievi, costumi Andrea Taddei, luci Gigi Saccomandi, movimenti mimici Daniela Schiavone, con Gian Carlo Dettori, Barbara Valmorin, Gianfranco Varetto, Piero Faiella.

Un trasloco, una stanza vuota che si riempie progressivamente di mobili sino a tracimare, con armati che oscurano la finestra, coprono pile di libri, nascondono quadri. Una grande botte scende dal soffitto per inglobare, ancora di pił, il padrone di casa. Quest'ultimo, nerovestito e con bombetta, sembra uscito da un quadro di Magritte, mentre i facchini che obbediscono ai suoi ordini paiono tratti di peso da un testo di Samuel Beckett o da una comica del cinema muto. "Il nuovo inquilino" e stato scritto da Eugčne Ionesco nel 1953, Cesare Lievi lo propone in una versione affascinante e colta, ricca di rimandi pittorici e di riferimenti all'oggi. Questo manico dell'ordine e della razionalitą che si esclude progressivamente dal mondo, sostituendo la natura, il reale, la vita con un ammasso d'oggetti, dą corpo ad una metafora di grande attualitą. Persino i sogni di quest'omino, triste e autoritario, esistono solo se possono essere rinchiusi in un armadio. La scenografia di Daniele Lievi č funzionale, efficace e, nello stesso tempo, molto elaborata. L'interpretazione di Gian Carlo Dettori e, soprattutto, di Gianfranco Varetto, Piero Faiella e Barbara Valmorin č d'altissimo livello.

 

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