Il comico e la spalla
Testo: Vincenzo Cerami; regia: Jean-Claude Penchenat; scene e costumi: Roberto Moscato; commento musicale: Nicola Piovani; luci; Franco Buzzanca; interpreti: Pippo Pattavia, Tuccio Musumeci, Anna Malvica, Clotilde Sabatini, Fabio Ceccarelli. |
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Vincenzo Cerami è uno degli scrittori più interessanti della letteratura contemporanea italiana. Romanziere, sceneggiatore, drammaturgo, ha firmato film come Un borghese piccolo piccolo (1977) di Mario Monicelli, Casotto (1977) di Sergio Citti, Salto nel vuoto (1980) di Marco Belloccio, Porte aperte (1990) di Gianni Amelio, La vita e bella (1997) di Roberto Benigni. Il comico e la spalla è uno dei suoi testi teatrali più recenti ed è ora proposto per la regia di Jean-Claude Penchenat e l’interpretazione di due mostri sacri del teatro siciliano: Tuccio Musumeci e Pippo Pattavina. Lo spettacolo ha una costruzione singolare: il primo tempo rappresenta una tragedia messa in scena da una spalla che, esasperata da una vita di dipendenza, avvelena il comico al cui successo ha contribuito per anni, porgendogli le battute. Che è una sorta di teatro nel teatro lo scopriamo solo nel secondo atto, quando vediamo i due protagonisti, questa volta nella vita vera, che si scontrano alla scoperta che la spalla, sessantaduenne, ha intrecciato una storia d’amore con la figlia ventisettenne del comico. Il testo si muove su un intelligente rovesciamento di prospettiva: il teatro è la realtà, mentre la vita vera assomiglia ad una rappresentazione. É la messa in scena di un rapporto d’amore e odio, così stretto che impedisce ai due di liberarsene neppure davanti alle passioni più forti. La recitazione è di grande livello, la storia bella e intrigante, lo spettacolo forte e di qualità. |
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Valutazione: 1 2 3 4 5 |