Il benessere
Testo: Franco Brusati (1922 - 1993); regia: Mario Avogadro; scena: Franco Zito; costumi: Giovanna Buzzi; luci: Giancarlo Salvadori; musiche: Daniele D'Angelo; interpreti: Elisabetta Pozzi, Luca Lazzareschi, Anita Bartolucci, Marco Toloni, Irene Ivaldi, Francesca Bracchino, Alessio Roano, Gianluca Gambino, Andrea Bosca, Olga Rossi, Elisa Galvagno, Noemi Condorelli. |
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Nel 1959 l’Italia si sta avviando a quello che sarà il primo boom economico del dopoguerra. La moneta è forte, la produzione gira al massimo, il benessere si sta diffondendo in una società che ha perso quasi del tutto le caratteristiche contadine per assumere quelle industriali. Appunto a Il benessere Franco Brusati, cineasta e drammaturgo, dedica un testo riproposto da Mauro Avogadro al Teatro della Corte sino a domenica 23. Lo scenario è quello di un atelier d’alta moda dominato da una stilista autoritaria, libertina, cinica, spiritosa. La contornano personaggi degni di lei: un marito alla ricerca continua avventure erotiche da raccontare alla moglie, una segretaria modesta e obbediente, una pattuglia di sartine da maltrattare e una pseudo amica con cui rivaleggiare in perfidie. Il testo è più nel tratteggio dei personaggi che negli accadimenti che, nonostante il tragico finale, quasi non esistono. E’ il quadro di un’aridità ricca che ha scambiato l’anima e i sentimenti con il denaro e gli orpelli. In questo senso sono indicativi sia la scelta del luogo sia gli assurdi vestiti delle due protagoniste. E' un tema di grande attualità, quasi l’annuncio di ciò che oggi è regola generale. Tuttavia regia e scenografia rimangono troppo legate a quella lontana stagione, facendo più opera d’archeologia che d’attualità. Ne deriva uno spettacolo divertente, animato da una bravissima Elisabetta Pozzi, ma che lascia il retrogusto di un’occasione non colta sino in fondo. |
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