I segreti di Arlecchino
Soggetto, regia , interpretazione: Enrico Bonavera |
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I segreti di Arlecchino Enrico Bonavera propone uno spettacolo che è difficile definire. Stando alla locandina si tratterrebbe di una visita guidata nella bottega dell’attore oppure, dando peso alla prima impressone, una lezione sul teatro dell’arte. Entrambe le definizioni sono vere e limitate allo stesso tempo. L’attore ci spiega, mostrandoceli nel loro farsi, i trucchi e i modi attraverso cui le maschere si animano, distinguono, assumono atteggiamenti ed espressioni che valgono un intero racconto. In questo sarebbe giusta la definizione di visita guidata. Ad essa si deve aggiungere lo straordinario racconto di come sia nata e si sia diffusa questa forma di teatro, e qui vale la definizione di “lezione”. Ma tutto questo non basta. Non si descrive neppure parzialmente questo piccolo evento se non si mette in conto la straordinaria bravura di un attore capace di mutare sotto gli occhi dello spettatore, passare dal riso al pianto, dall’invettiva all’atteggiamento sentimentale. E’ quest’aspetto che rende magico “I segreti di Arlecchino”. Sono due ore d’esibizione senza rete, d’esaltazione dell’essenza e del mistero del teatro. Ecco, la migliore definizione dello spettacolo è questa: disvelamento dell’animo profondo di un rito misterioso e affascinante, vecchio e pur sempre nuovo. Naturalmente da non perdere. |
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Valutazione: 1 2 3 4 5 |