I due gemelli veneziani
Testo: Carlo Goldoni (1707 - 1793); regia Luca Ronconi; scene: Margherita Palli; costumi: Vera Marzot; musiche: Paolo Terzi; luci: Gerardo Modica; movimenti scenici: Marise Falch, interpreti: Antonello Fassar, Manuela Mandracchia, Riccardo Bini, Massimo Popolizio; Luciano Roman, Laura Marinoni, Igor Horvat, Nono Bignamini, Franca Pepone, Giovanni Crippa, Domenico Bravo, Valentino Villa. |
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L'idea dei due gemelli, tanto simili da essere indistinguibili l'uno dall'altro, ha lunga cittadinanza nel teatro, da quello latino a quello rinascimentale. E' lo stesso Carlo Goldoni a ricordarlo a proposito dei "I due gemelli veneziani", una commedia da lui scritta nel 1750 che Luca Ronconi propone oggi. Separati da piccoli e cresciuti lontani, inconsapevoli l'uno dell'altro, Zanetto e Tonino, diversissimi per carattere e fortune si ritrovano casualmente a Verona. Da questo nascono scambi di persona, gelosie, intrighi, matrimoni rinviati, duelli, furti e vendette. Amarezza e comicità s'intrecciano con, sullo sfondo una macchina teatrale costituta, in gran parte di specchi che accentuano il senso di raddoppio dell'immagine. Il regista non rinuncia alla sua passione per i marchingegni semoventi, ma l'inserisce in una recitazione che spinge sul grottesco, quasi a far respirare al pubblico la vecchia commedia dell'arte che, proprio con i testi scritti di questo periodo, Carlo Goldoni supera condanna all'oblio. Lo spettacolo ronconiano gioca, coś su due piani messi a contrasto: l'imponenza della scenografia e la voluta guittaggine della recitazione. Ne nasce una proposta appassionante, non facile, ma di grande spessore. |
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