Giulietta
Testo dal film Giulietta degli spiriti (1965) e dal racconto Giulietta di Federico Fellini; adattamento: Vitaliano Trevisan; foto: Tommaso Le Pera; regia: Valter Malosti; interprete: Michela Cescon; scene: Paolo Baroni; luci: Francesco Dell'Elba; costumi: Patrizia Tirino; marionette: Gianni Busso; musiche originali: Giovanni D'Aquila; musiche: Nino Rota e Fatboy Slim. |
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Giulietta degli spiriti non tra le maggiori opere di Federico Fellini. Girato nel 1965 fu salutato e criticato come primo approccio, in verità piuttosto disinvolto, alla psicanalisi. Il film mescola sedute psicoanalitiche ai tipici ingredienti dell’universo felliniano: mostri, donne dai grandi seni, clown. Valter Malosti e Vitaliano Trevisan hanno tratto da quel film uno spettacolo teatrale che poggia per intero sulle spalle di Michela Cescon, un’attrice duttile nel corpo e nella recitazione, come abbiamo già avuto modo di verificare nel film Primo Amore (2004) di Matteo Garrone. Una donna quasi incatenata ad un’enorme gonna, che richiama la cupola di un circo, racconta la scoperta del tradimento del marito, la seduzione della deboscia, i lacci di un’educazione cattolico – perbenista, i fantasmi dei ricordi infantili. Come per il film c’è ben poco di nuovo e d’approfondito e ciò che resta è una straordinaria prova d’attrice, solo lievemente inquinata dalla scelta di troppo imitare i vezzi e la voce di Giulietta Masina, che del film fu la protagonista. |
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Valutazione: 1 2 3 4 5 |