Boston Mariage

Testo di David Mamet (1947); traduzione: Masolino D'amico; regia Franco Però; scene: Sergio Tramonti; costumi: Nicoletta Ercole; interpreti: Veronica Pivetti, Valentina Sperli, Marcella Formenti.

Boston Mariage è un termine gergale americano che sta per convivenza omosessuale. E' anche il titolo dell'ultimo lavoro di David Mamet. Drammaturgo, sceneggiatore, regista cinematografico, suo il film "Il colpo", in programmazione in questi giorni nei cinema genovesi. Siamo in America verso la fine dell'ottocento. Due donne, sul crinale fra giovinezza e maturità, coltivano una relazione saffica alternata a rapporti eterosessuali gestiti per fini puramente alimentari. Una delle due smania per le grazie di una giovinetta e, quando è sul punto di cavarsi il capriccio, scoppia un pandemonio perché la fanciulla scopre che la collana indossata dall'altra è di sua madre. In realtà il prezioso gioiello era stato regalato alla donna da un suo amante - finanziatore, un tipo che si tira subito indietro minacciando processi e denunce. Un incidente di percorso la cui conseguenza sarà di rafforzare il legame sentimentale fra le due donne. Franco Però propone questo testo in una versione lineare, impreziosita da due interpreti, Veronica Pivetti e Valentina Sperli, in grado di rendere ancor più brillante un copione di per se effervescente. Ciò che emerge è la grande capacità di scrittura di David Mamet, in uno con un'invenzione linguistica, ben servita dall'ottima traduzione di Masolino D'amico, di primissimo piano. Si ride e sorride davvero di gusto.

 
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