Testo e regia: Pino Petruzzelli; traduzione in genovese: Mauro Piromavo; musiche: Paolo Pezzi eseguite dal vivo dalla Banda di Pentema (Diego Servetto, Elina Veronese, Mauro Bonelli, Luca Morello, Paolo Pezzi); interpretazione: Mauro Pirovano.
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Pino Petruzzelli, regista, e Mauro Pirovano, attore, propongono da qualche tempo un genere teatrale abbastanza nuovo, quello del racconto, in chiave popolaresca, di grandi storie letterarie. Lo hanno fatto con Amleto, Romeo e Giulietta ed ora con Pierino e il Lupo, la favola messa in musica da Sergei Prokof'ev. In questo caso la proposta è meno originale delle precedenti, visto che ci sono già stati altri tentativi di regionalizzare la storia, uno per tutti la trasformazione in mediometraggio in lingua veneta realizzato da ragazzi delle scuole di quella regione. Il racconto è quello di un lupo, apparentemente feroce, catturato e reso mansueto da un bambino sino a quel momento emarginato dalla comunità in cui vive. Nel caso di Bacci Musso u cunta Pierino e il lupo di Pentema lo scenario quello di un piccolo paesino dell’entroterra ligure e di una carovana di rom che vi s’insediano nella periferia. La morale è che la sola strada possibile è quella della tolleranza. Lo spettacolo è diviso in due parti: una prima aggressiva e di forte impatto, una seconda, tutta quella della cattura dell’animale, scivola pericolosamente sul didascalico. L’innovazione, rispetto le prove precedenti, di mettere sul palco un’orchestrina che accompagni l’attore, non è del tutto riuscita e non si fonde quasi mai con il racconto. In complesso un buon spettacolo, ma meno nuovo e affascinante delle prove precedenti.
