Andromaca
Testo: Euripide (485 – 406 aC); rielaborazione e regia: Massimiliano Civica; con Andrea Cosentino. |
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Si può ridurre una complessa macchina teatrale, quale quella richiesta dall’esecuzione di una tragedia greca classica, ad un solo interprete, per giunta rinunciando a scenari, costumi e coro? Un’impresa che potrebbe sembrare impossibile e che, invece, è riuscita perfettamente a Massimiliano Civica e Andrea Casentino. La loro Andromaca, in scena all’Agorà della Tosse sino a sabato prossimo, affida ad un attore tutte le parti in tragedia. Naturalmente si tratta di una versione scarnificata, ridotta nel numero dei personaggi e snodi della trama. Andrea Casentino, interpreta una decina di ruoli presenti nel testo d’Euripide, con il solo ausilio di un panno bianco, la modulazione della voce e alcuni gesti mimici. Il cuore dello spettacolo è nella commistione fra tragico e comico, un processo che recupera le origini profonde del teatro classico greco, in cui, spesso, l’alleggerimento dei drammi centrali era realizzato con personaggi di contorno dai connotati quasi farseschi. Per riuscire in un’operazione come questa occorre penetrare a fondo il testo prescelto e modificarlo rispettandone il senso ultimo. E’ ciò che fanno regista e attore, consegnandoci uno spettacolo originale, divertente, godibile. |
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