The Experiment (Das Experiment)
Regia: Oliver Hirschbiegel; soggetto dal romanzo “Gabbia near” di Mario Giordano; sceneggiatura: Don Bohlinger; Christoph Darnstädt, Mario Giordano, Oliver Hirschbiegel, Friedrich Wildfeuer; interpreti: Moritz Bleibtreu, Christian Berkel, Oliver Stokowski, Wotan Wilke Möhring, Stephan Szasz, Polat Dal, Danny Richter, Ralf Müller, Markus Rudolf, Peter Fieseler, Thorsten Dersch, Sven Grefer, Justus von Dohnanyi, Nicki von Tempelhoff, Timo Dierkes, Antoine Monot Jr., Lars Gärtner, Jacek Klimontko, Markus Klauk, Ralph Püttmann, Edgar Selge, Andrea Sawatzki, Philipp Hochmair, Maren Eggert, André Jung, Uwe Rohde, Heiner Lauterbach, Fatih Akin, Christiane Gerboth; produttori: Marc Conrad, Philip Evenkamp, Benjamin Herrmann, Norbert Preuss, Friedrich Wildfeuer; musica originale: Alexander Bubenheim; fotografia: Rainer Klausmann; montaggio: Hans Funck; ricarca attori: An Dorthe Braker; scenografo: Andrea Kessler, costruzione set: Uli Hanisch; costume: Claudia Bobsin, trucco: Mary May, Sylvia Reusch; aiuto registi: Uli Hampeter, Isabel Kleefeld; società di produzione: Fanes Film, Senator Film Produktion GmbH, Seven Pictures, Typhoon Film AG; nazionalità; Germania; anno di produzione 2001; durata: 120 min. |
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Arriva sui nostri schermi un bel film tedesco ed è l’occasione per denunciare, ancora una volta, la chiusura di un circuito che sembra conoscere solo film americani e commedie italiane. “Das experiment” (L’esperimento) d’Olivier Hirschbiegel ha avuto la nomination al premio Oscar nella categoria miglio film in lingua non inglese. E’ bella la storia da cui prende le mosse ed è tratta dal libro “Gabbia nera” di Mario Giordano, che figura anche come cosceneggiatore del film. Un centro di ricerca universitaria organizza un curioso test. Venti volontari sono isolati per due settimane in un sotterraneo trasformato in penitenziario. Otto rivestiranno il ruolo dei carcerieri, gli altri quello dei detenuti. Ben presto molte “cavie” prendono sul serio il compito che è stato loro assegnato. I guardiani, in particolare, iniziano a dare sfogo ad un desiderio di potenza che sfocia in tragedia. Il film è girato molto bene, montato con abilità e offre un quadro preoccupante di quel “fascismo quotidiano” di cui sempre più spesso sono preda uomini apparentemente “ordinari”. Sono quasi due ore di cinema girato nello stesso luogo con un crescendo di tensione davvero sorprendente. |
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Valutazione: 1 2 3 4 5 |