The Aviator
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Le biografie cinematografiche sono spesso costellate di trappole che vanno dall’agiografia più melensa, all’espulsione di parti fondamentali nella storia del personaggio. Martin Scorsese piomba in pieno in entrambe in The Aviator, dedicato al milionario cineasta e fabbricante d’aerei Howard Hughes. Già la scelta di prendere in esame solo il periodo dalla fine degli anni venti al 1947 – lui era nato nel 1905 e morirà nel 1976 – escludendo tutto il periodo che viveva a Las Vegas, chiuso in un grande appartamento reso sterile da filtri e blocchi vari, elimina molti riferimenti ai suoi rapporti con la mafia. Inoltre il taglio adottato è in linea con la costruzione del classico “film d’attore” dedicato ad una star, in questo caso Leonardo Di Caprio, che agisce anche come produttore esecutivo. Il regista ci mostra, nei vent’anni presi in considerazione, le follie produttive legate alla produzione di Hell's Angels (Angeli dell’inferno, 1930) e The Outlaw (Il mio corpo ti scalderà, 1943), vero e proprio catalogo delle ossessioni sessuali del regista – produttore. Si accompagna a questa vicenda l’invenzione di nuovi modelli d’aereo, alcuni dei quali non saranno mai in grado di volare, e una lunga carriera d’amante d’attrici sulla cresta dell’onda: Katharine Hepburn, Ava Gardner, Rita Hayworth, Jean Harlow. Manca quasi del tutto il quadro politico e sociale dell’epoca, relegato allo scontro con il patron della Pan American e la corruzione perpetrata da quest’ultimo nei confronti del presidente della commissione per l’aviazione del Senato americano. Altre biografie ci descrivono un Howard Hughes che, oltre ad essere un uomo psichicamente disturbato, era anche un cinico e violento capitano d’industria disposto a non arrestarsi davanti a nulla, omicidio compreso, pur di raggiungere i suoi scopi. Martin Scorsese romanticizza un personaggio dalle molte facce, molte delle quali tutt’altro che encomiabili. In questo il film incontra il suo punto di maggior debolezza. Il resto, fluidità della narrazione, uso magistrale della camera e del montaggio, rientrano in un’eccellenza professionale che non scopriamo oggi, ma che qui ci appare come monca delle sue dote migliori. |
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Valutazione: 1 2 3 4 5 |