Roberto Succo
Regia: Cédric Kahn Writing; soggetto dal libro di Pascale Froment; sceneggiatura: Cédric Kahn; interpreti: Stefano Cassetti, Patrick Dell'Isola, Isild Le Besco; Vincent Dénériaz, Aymeric Chauffert, Viviana Aliberti, Estelle Perron, Leyla Sassi, Catherine Decastel, Olivia Carbonini, Basile Vuillemin, Brigitte Raul, Marius Bertram, Philippe Bossard, Elina Löwensohn, Yelda Reynaud, produttori: Gilles Sandoz, Patrick Sobelman, Ruth Waldburger; musica originale: Julien Civange; fotografia: Pascal Marti; montaggio: Yann Dedet; ricerca attori: Sarah Teper; scenografo: François Abelanet; costumi: Nathalie Raoul; trucco: Sylvia Carissoli; società di produzione Agat Films & cie, Centre national de la Cinématographie, Diaphana Films, Eurimages, Ex Nihilo, France 3 Cinéma, Gimages 3, Gimages Développement, Le Studio Canal+, Télévision Suisse-Romande (TSR), Véga Film, Distributors Diaphana Films, Fandango; nazionalità: Francia/Svizzera; anno di produzione: 2000: durata: 124 min. |
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La storia di questo delinquente solitario e squilibrato è già stata al centro di un testo teatrale di Bernard-Marie Koltès. Negli anni ottanta quest’assassino gettò nel panico la Francia centrale uccidendo, senza motivo o per rapina, sei persone. Roberto Zucco, questo il suo vero nome, era fuggito da un manicomio criminale dove era rinchiuso per aver massacrato, per futili motivi, i genitori. Arrestato a Mestre e rinchiuso in carcere sì "politicizzò" e morì suicida in cella. Il film di Cédric Kahn punta sulla caccia all'assassino, descritto come una sorte di psicopatico all'americana. Pochi i riferimenti politici, superficiali quelli psicologici. E' un film che ricalca più il genere che la ricerca vera e propria di motivazioni profonde. Ciò che manca al film è un qualsiasi tentativo di far uscire lo psicopatico dal suo bozzolo, mettendolo in contatto, in qualche misura, con il mondo esterno. Professionale, ma piatto. |
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Valutazione: 1 2 3 4 5 |