Parla con lei
Titolo originale: Hable con ella; regia: Pedro Almodóvar; soggetto: Pedro Almodóvar; interpreti: Javier Cámara, Darío Grandinetti, Leonor Watling; Rosario Flores, Geraldine Chaplin, Paz Vega, Fele Martínez, Chus Lampreave, José Rancho, Adolfo Fernández, Elena Anaya, Marisa Paredes, Cecilia Roth, Loles León; produttori: Agustín Almodóvar, musica originale: Alberto Iglesias; fotografia: Javier Aguirresarobe; montaggio: José Saucedo; scenografo: Antxón Gómez; art director: Antxón Gómez; costumi: Sonia Grande; durata: 112 min; nazionalità: Spagna. |
|
Molti registi sono stati affascinati dal genere melodrammatico, pochi, tuttavia, lo hanno padroneggiato e ne hanno sfruttato le pieghe più recondite come Pedro Almodóvar. Le sue ultime fatiche, da “Carne trémula” (1997) a “Todo sobre mi madre” (1999), contengono un catalogo amplissimo d’invenzioni e note psicologiche. “Hable con ella” (Parla con lei) prosegue sulla stessa strada e raggiunge un sorprendente livello di perfezione. Due uomini, un infermiere e uno scrittore, assistono due donne in coma. La prima, una giovane ballerina, vittima di un incidente automobilistico, è amata in segreto dal paramedico. L’altra è una torera, fidanzata dell’intellettuale, vittima di un toro particolarmente aggressivo. L’infermiere cura con attenzione e sensualità l’amata e ha con lei un rapporto sessuale. La ragazza rimane in cinta e il malcapitato, mentalmente non troppo attivo, finisce in galera. Fra i due uomini nasce una profonda amicizia, che si consolida quando il detenuto si uccide e la torera muore. Ora, forse, una nuova storia potrà nascere fra lo scrittore e la danzatrice che, uscita dal coma, tenta faticosamente di riconquistare una parvenza di vita normale. Il regista gioca abilmente col tempo e lo spazio, sviluppa il racconto avati ed indietro negli anni, mescola sentimento ad ironia. Ne nasce una perorazione toccante in favore della comunicazione e dell’amore, anche quando sembrano impossibili. Un film robusto e commuovente. |
|
Valutazione: 1 2 3 4 5 |