Me and You and Everyone We Know

Regia: Miranda July; sceneggiatura: Miranda July; interpreti: John Hawkes, Miranda July, Miles Thompson, Brandon Ratcliff, Carlie Westerman, Hector Elias, William Henke, Natasha Slayton, Najarra Townsend, Tracy Wright;produttori: Holly Becker, Peter Carlton, Mike Crawford, Caroline Kaplan, Gina Kwon, Mary Prendergast, Jonathan Sehring, Suzi Yoonessi; musica: Ryeland Allison, Michael Andrews; fotografia: Chuy Chávez; montaggio: Andrew Dickler, Charles Ireland; ricerca attori: Meg Morman, Linda Phillips-Palo; scenografo: Aran Mann; direzione artistica: John Wyatt; arredatore: Bryan Venegas; costumi: Christie Wittenborn; società produttrici: FilmFour, IFC Films; nazionalità: USA - Gran Bretagna; anno di produzione: 2005; durata: 91 min.

URL: http://www.imdb.com/title/tt0415978/
URL: http://www.meandyoumovie.com/

TRAILER

Tra i molti generi di cui si nutre il cinema Americano, ce n’è uno definito i film da Sundance, con riferimento al noto festival del cinema della produzione indipendente, ideato e presieduto da Robert Radford che si tiene in gennaio nella cittadina di Park City, nello stato dell’Utah. Me and You and Everyone We Know (Io e te e tutti quelli che conosciamo) di e con Miranda July è sicuramente uno di questi, anche perché vi ha ricevuto un importante riconoscimento. L’autrice è un personaggio di rilievo, nonostante la giovane età (ha 31 anni) pubblica racconti, recita è autrice radiofonica e regista di cortometraggi proiettati in importanti musei. Il film, visto e premiatissimo all’ultimo festival di Cannes, racconta, con varie digressioni e alcuni personaggi collaterali, la storia d’amore fra una giovane video artista e un commesso di un negozio di calzature, appena abbandonato dalla moglie e alla prese con due figli scontrosi. La donna che, nell’attesa del successo, campa facendo l’accompagnatrice ad anziani benestanti, riuscirà ad ottenere la sua prima mostra importante e la farà usando i materiali che ha raccolto girando con i suoi maturi clienti. Il film è delizioso nel tocco ed è messo assieme con abilità. La storia allinea varie figure piacevoli e originali, la più strana delle quali è il bambinello che scambia, on line, frasi roventi con una signora adulta, che si rivelerà la compassata direttrice del museo d’arte moderna cittadino. Il ritmo è brioso e riflessivo, mentre la narrazione mescola, con abilità, figure eccentriche annodate con un filo romantico e sentimentale. E' un buon testo sulla malinconia della vecchiaia e l’imbarazzo della gioventù.

 
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