Regia: Robert Guédiguian; sceneggiatura Robert Guédiguian, Jean-Louis Milesi; Interpreti: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Julie-Marie Parmentier, Jacques Boudet, Yann Trégouët, Frédérique Bonnal; roduttore Robert Guédiguian; fotografia: Renato Berta; montaggio: Bernard Sasia; scenografo: Michel Vandestien; costumi: Catherine Keller; trucco: Mayté Alonso; società di produzione: Agat Films & cie, Canal+, Centre National de la Cinématographie, Cofimage 13, France 3 Cinéma, Gimages 5, Images 2, Le Studio Canal+, Procirep, Sofica France Télévision Images, Studio Images 2; nazionalità: Francia; anno di produzione: 2002; durata: Runtime: 124 min
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Robert Guédiguian è noto per il forte impegno sociale che attraversa i suoi film, fra i quali ricordiamo: “La ville est tranquille” (La città è tranquilla, 2000), “À l'attaque!” (All’attacco!, 200), e “Marius et Jannette” (1997). Con Marie–Jo e i suoi due amori (Marie-Jo et ses 2 amours) le note impegnate si limitano a qualche sfumatura, mentre il film è incentrato su una forte storia d’amore. Marie–Jo é una madre sulla quarantina, ha un marito che lavora duro per far quadrare il bilancio, lei stessa alterna la cura della contabilità nella piccola azienda di famiglia con l’impegno come infermiera. Ha il solo difetto d’amare anche un altro uomo. Il coniuge scopre la tresca e tutto crolla. Lei va via da casa, poi ritorna, quindi riparte non potendo rinunciare a nessuno dei due uomini; uno dei quali incarna l’affetto e la solidarietà, l’altro la passione. Il finale è tragico, con la morte della donna e del marito in un incidente in mare. La storia é bella, il melodramma tiene, ma rimane il rimpianto per il cinema sociale, certamente più grezzo, che questo regista prediligeva sino ad ieri. Umbero Rossi
