Regia: Gianni Amelio; sceneggiatura: Gianni Amelio, Sandro Petraglia, Stefano Rulli; liberamente ispirato al libro Nati due volte di Giuseppe Pontiggia; interpreti: Kim Rossi Stuart, Andrea Rossi, Charlotte Rampling, Alla Faerovich, Pierfrancesco Favino, Manuel Katzy, Michael Weiss; produttori: Gianfranco Barbagallo, Elda Ferri, Enzo Porcelli, Michael Schwarz , musica originale: Franco Piersanti; fotografia: Luca Bigazzi; montaggio: Simona Paggi; scenografo: Giancarlo Basili; costumi: Cristina Francioni società produttrici: ACHAB Film, Pola Pandora Film, Arena Films, Arte France Cinéma, 01 Rai Cinema, Bavaria Film, Eurimages Jean Vigo Italia S.r.l., Pandora Filmproduktion GmbH; Nazionalità: Italia / Francia / Germania; anno di produzione: 2004; durata: 105 min.
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Gianni Amelio ha tratto, molto liberamente, Le chiavi di casa che Gianni Amelio ha tratto, molto liberamente, dal libro Nati due volte di Giuseppe Pontiggia. Un uomo, che ha avuto quindici anni fa un figlio handicappato e non lo ha mai voluto vedere, si trova a doverlo accompagnare a Berlino per una visita medica. Il rapporto fra i due matura nel tempo, diventa quasi paritario, salvo naufragare davanti alla realtà della drammatica malattia. Il film ha il tono di un quadro psicologico e di un conflitto fra condizioni fisiche e mentali. Per assumere un significato realmente emozionante avrebbe dovuto reggersi sulle spalle d’attori di grande forza espressiva. Così non è quantomeno, da parte di Kim Rossi Stuart che passa attraverso le situazioni più laceranti senza lasciare traccia. In sostanza si tratta di un’occasione perduta e l’impressione è che Gianni Amelio, da tempo inattivo, abbia voluto accogliere la proposta di Rai Cinema per riavviare un meccanismo professionale che rischiava di arrugginirsi. Per la cronaca, la mancata vittoria di questo film alla recente Mostra di Venezia ha suscitato le ire dei funzionari RAI e i rimproveri di parte della critica italiana.
