La febbre

Regia: Alessandro D'Alatri: interpreti: Arnoldo Foà, Marco Baliani, Gisella Burinato, Cochi Ponzoni, Valeria Solarino, Fabio Volo; nazionalità: Italia;anno di produzione: 2005; durata: 108 min.

URL: http://www.repubblica.it/2005/c/sezioni/spettacoli_e_cultura/dalatri/dalatri/dalatri.html
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Un giovane geometra, orfano di padre, vive in una media città dell'Italia settentrionale. Campicchia con piccoli lavori, sognando di aprire, assieme ad alcuni amici, una discoteca. La lettera d’assunzione all’ufficio tecnico del comune lo costringe a mettere i piedi per terra e a misurare la volgarità, l’arrivismo, la corruzione che dominano il mondo della burocrazia. Finirà con l’andare a vivere in un vecchio cascinale assieme ad un amico che costruisce opere d’arte con materiali riciclati, la moglie e una bellissima ragazza che si è innamorata di lui. Febbre è il quinto film d’Alessandro D’Alatri e, come i precedenti, è impastato di malinconia e orrore per la miseria dell’italietta burocratica, infingarda, egoista e maneggiona. In questo caso il disgusto, unito all’impossibilità di sfuggire al fascino del bel paese, si spinge sino a proporre, come unica via d’uscita, il rinchiudersi nel bozzolo dell’universo degli affetti, il ritorno alla semplicità povera di un passato, miticamente felice. Non è una posizione del tutto convincente, ma il regista la propone con grande sincerità e convinzione. Un merito aggiuntivo nasce dalla capacità di questo cineasta di dominare, come pochi autori italiani, il mezzo di cui si serve. Le sequenze che ci propone sono girate bene e l’impaginatura del film, tranne qualche slabbratura in direzione d’improbabili effetti speciali, è quasi perfetta. Si capisce che siamo alla presenza di un bravo regista, con cui è possibile non concordare, ma il cui lavoro merita il massimo rispetto.

 
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