La damigella d’onore. (La Demoiselle d'honneur )

Regia: Claude Chabrol; soggetto da un romanzo di Ruth Rendell; sceneggiatura: Claude Chabrol, Pierre Leccia, interpreti: Benoît Magimel, Laura Smet, Aurore Clément, Bernard Le Coq, Solène Bouton, Anna Mihalcea, Michel Duchaussoy, Suzanne Flon;  produttori: Françoise Galfré, Patrick Godeau, Alfred Hürmer, Antonio Passalia; musica: Matthieu Chabrol; fotografia: Eduardo Serra; montaggio: Monique Fardoulis, scenografo: Françoise Benoît-Fresco; costumi: Mic Cheminal; società produttrici: Alicéléo Canal Diffusion, France 2 Cinéma, Integral Film GmbH, Cofimage 15, Région des Pays de Loire, Centre National de la Cinématographie (CNC), FilmFernsehFonds Bayern, Filmförderungsanstalt (FFA), Titania Produzioni, Janus International, Canal+, Ciné Cinémas; nazionalità: Francia / Germania / Italia; anno di produzione: 2004; durata:  111 min.

Claude Chabrol è uno dei maestri del cinema. Le sue storie criminali, spesso ambientate nella provincia francese, formano un mosaico sociologico, stilistico e narrativo degno di una collezione di grandi storie balzachiane. La damigella d’onore si aggiunge a questa collana di piccole meraviglie, anche se con una forza meno limpida di alcune fra le precedenti. E’ la storia dell’amore folle di una giovane attrice per un bel ragazzo, incontrato ad un matrimonio. I suoi personaggi hanno una superficie più che normale, spesso perbenista e con una certa frequenza altoborghese. Tuttavia, sottopelle covano e alimentano pulsioni e azioni spesso criminali. Il film parla di delitti e follia omicida, ma anche d’amore spinto alle estreme conseguenze e d’impossibilità di rinunciare all’oggetto amato. E’ un film dal taglio stupendamente tradizionale, retto da una struttura solidissima e da una capacità di raccontare che ha del miracoloso.

 
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