Insomnia
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Due investigatori di Los Angeles sono inviati in una piccola contea dell’Alaska per dare man forte ai poliziotti locali impegnati in un caso d’omicidio la cui vittima è una ragazza minorenne. I poliziotti si sono lasciati alle spalle una situazione tutt’altro che tranquilla: il dipartimento incaricato delle indagini interne ha appena incastrato uno dei due e gli ha proposto l’immunità se collaborerà all’indagine. L’agente ha deciso di accettare, anche se capisce che l’inchiesta è mirata ad incastrare il suo compagno per una vecchia storia di prove prefabbricate al fine d’incriminare un feroce pedofilo. Nel corso di un’imboscata all’assassino, il poliziotto preso di mira uccide l’altro. Lo ha colpito accidentalmente o ha colto l’occasione per sbarazzarsi di lui? La cosa non è chiara e il ricercato, che ha visto tutto, ora lo ricatta. Inizia per l’agente una doppia lotta: con l’assassino e con la propria coscienza. Il tutto aggravato dalle conseguenze di una terribile insonnia causata, dal sole che, in quei mesi e a quella latitudine, non tramonta mai. Insomnia di Christopher Nolan è il rifacimento di un film norvegese, dallo stesso titolo, diretto nel 1997 da Erik Skjoldbjærg. Siamo dalle parti del giallo psicologico in cui le sequenze d’azione funzionano quasi da semplice riempitivo, ciò he conta è il duello fra due etiche altrettante visioni di se stesso e del mondo. E’ un conflitto lacerante da cui non emergono né vinti né vincitori e che la regia evidenzia con lunghi primi piani che valorizzano il lavoro degli attori e ne colgono, quasi al microscopio, le lacerazioni più intime. Le prestazioni di Al Pacino e Robin Williams offrono prestazioni straordinarie e un motivo in più per apprezzare un film preciso e intelligente. |
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Valutazione: 1 2 3 4 5 |