Il signore degli anelli: Il ritorno del re (The Lord of the Rings: The Return of the King)
Regia: Peter Jackson; soggetto dal romanzo di J.R.R. Tolkien (1892 - 1973); sceneggiatura: Frances Walsh, Philippa Boyens, Peter Jackson; interpreti: Noel Appleby, Alexandra Astin, Sean Astin, David Aston, John Bach, Sean Bean, Cate Blanchett, Orlando Bloom, Billy Boyd, Sadwyn Brophy, Alistair Browning, Marton Csokas, Elijah Wood; produttore: Peter Jackson, Michael Lynne, Mark Ordesky, Barrie M. Osborne, Rick Porras, Jamie Selkirk, Robert Shaye, Frances Walsh, Bob Weinstein, Harvey Weinstein; musica originale: Annie Lennox, Howard Shore, Frances Walsh; fotografia: Andrew Lesnie; montaggio: Annie Collins, Jamie Selkirk; ricerca attori: Victoria Burrows, John Hubbard, Amy MacLean, Liz Mullane, Ann Robinson; scenografia: Grant Major; direttore artistico: Joe Bleakley, Simon Bright, Dan Hennah, Philip Ivey, Christian Rivers; arredatore: Dan Hennah, Alan Lee; costumi: Ngila Dickson, Richard Taylor; società produttrici: New Line Cinema, WingNut Films, The Saul Zaentz Company; nazionalità: USA - Nuova Zelanda; anno di produzione: 2003; durata: 201 min. |
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Il signore degli anelli: Il ritorno del re di Peter Jackson chiude una trilogia destinata a rimanere nella storia del cinema per molte ragioni: la gran fortuna di pubblico, l’adesione entusiastica di parte della critica, il sapore nettamente anglosassone di storia e personaggi, la maestria degli effetti speciali, il valore generazionale dell’ordito culturale, i numerosi premi Oscar vinti dall’ultimo episodio. La conclusione della lunga storia vede le forze del bene trionfare su quelle del male, la distruzione del simbolo del potere incontrollato, il ritorno alla buona vita del villaggio, ma anche la morte dell’eroe. Questo è uno degli elementi cardine della saga: nessun trionfo può avvenire senza sacrificio, anche la vittoria più giusta è segnata dal dolore. Una morale di taglio protestante in cui non esistono doni del cielo gratuiti né pentimenti salvifici e dove tutto si paga. Peter Jackson ha colto magistralmente questi valori e sfruttato al massimo le suggestioni del mastodontico libro di J.R.R. Tolkien. Nei tre film maghi, elfi, cavalieri e animali magici concorrono a formare un universo stupefacente e fascinoso. Un sogno – incubo in cui i mostri hanno diritto di cittadinanza più degli angeli. |
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Valutazione: 1 2 3 4 5 |