Regia: Daniele Ciprì, Franco Maresco; sceneggiatura: Daniele Ciprì, Franco Maresco; interpreti: Robert Englund, Luigi Maria Burruano, Franco Scaldati, Franco Gaiezza, Pietro Giordano, Davide Marotta, Mauro Spitaleri, Giacomo Civiletti, Tatti Sanguineti; fotografia: Daniele Ciprì; montaggio: Fabio Nunziata; scenografia: Cesare Inzerillo, Nicola Sferruzza; costumi: Patrizia Quaranta; musica: Salvatore Bonafede; produttore: Giuseppe Bisso; società di produzione: Cinico Cinema, Rai Cinema, Istituto Luce, Tele +; nazionalità: Italia; anno di produzione: 2003 durata: 100'
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Il nuovo film di Ciprì e Maresco conferma e smentisce, le qualità sulfuree e aggressive del duo siciliano. Ne Il ritorno di Cagliostro raccontano di un’ipotetica società di produzione che, nel 1947, tenta di far nascere una cinematografia isolana sotto l’egida di chiesa e mafia. Dopo un inizio segnato da una serie incredibile di schifezze, non sono accettate neppure dal pubblico locale, tentano il gran salto con una produzione più ricca in cui un nobile locale investe tutto ciò che possiede. S’intitolerà Il ritorno di cagliostro e avrà come interprete un divo americano giunto a fine carriera debitamente alcolizzato e sull’orlo della pazzia. La produzione naufragherà, assieme ai suoi artefici alcuni dei quali finiranno sotto le cure di Lucky Luciano. Il film è pieno di trovate, ma molto meno “incasinato” dei titoli precedenti, più diretto, ma anche meno estremo. E' un film che è molto piaciuto al pubblico, ma che forse deluderà i fan più accaniti.
