I fiumi di porpora (Les rivières pourpres)
Regia: Mathieu Kassovitz; soggetto dal racconto omonimo di Jean-Christophe Grangé; sceneggiatura: Mathieu Kassovitz; musica originale: Bruno Coulais; fotografia: Thierry Arbogast; montaggio: Maryline Monthieux; ricerca attori : Pierre-Jacques Benichou ; scenografia : Thierry Flamand; costumi: Sandrine Follet, Julie Mauduech; trucco: Denis Gastouet, Patrice Iva, Jean-Christophe Spadaccini, Nathalie Tissier ; direttore di produzione : Jérôme Chalou ; aiuto registi : Pascal Guérin, Valérie Othnin-Girard; suono: Philippe Amouroux, Nicolas Becker, Cyril Holtz; Vincent Tulli; effetti speciali : Pascal Buron, Nabila Daniault, Gilles Gaillard, Christian Guillon, Jean Baptiste, Nicolas Rey ; interpreti : Jean Reno, Vincent Cassel, Nadia Farès, Dominique Sanda, Karim Belkhadra, Jean-Pierre Cassel, Didier Flamand, François Levantal, Francine Bergé, Philippe Nahon, Laurent Lafitte, Robert Gendreu, Christophe Bernard, Nicky Naude, Tonio Descanvelle, Olivier Rousset, Françoise Loreau, Vincent Tulli, Sami Zitouni, Slim Zitouni, Christophe Rossignon, Dominique Bettenfeld, Alexis Robin, Alain Guerillot, Laurent Avare, Olivier Morel, Vincent Skimenti, Nicolas Koretzky; produttore: Alain Goldman, Catherine Morisse; nazionalità : Francia; anno di produzione: 2000 ; durata: 105. | |
In una regione alpina accadono alcuni orrendi delitti dall'aspetto rituale. Indagano sul mistero due poliziotti, uno giovane e alle prime armi, l'altro anziano e famoso. La soluzione non sarà chiarissima e coinvolgerà una sorta di setta che si è insediata in una famosa università. Il dato più evidente è lo sfruttamento della violenza come leva per colpire lo spettatore. Allo stesso scopo sono utilizzati numerosi effetti speciali tesi a rendere spettacolari inseguimenti, scazzottate e via elencando. Il film è tratto da un romanzo di successo ed è girato come un supercolosso americano. Una macchina che cattura lo spettatore, ma che gli comunica pochissimo. |
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