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Holy Smoke
| Regia: Jane Campion; sceneggiatura: Anna Campion, Jane Campion; musica originale: Angelo Badalamenti; fotografia: Dion Beebe; montaggio: Veronika Jenet; scelta attori: Kerry Barden, Alison Barrett, Billy Hopkins, Suzanne Smith; scenografo: Janet Patterson; direzione artistica: Tony Campbell, costruzione set: Rebecca Cohen, Lisa Thompson, costumi: Janet Patterson; trucco: Noriko Watanabe; assistente alla regia: Jane Griffin, Martin Hallman, Julian Ryan, Mark Turnbull; suono: Ben Osmo, Lee Smith; effetti visivi: Andy Brown, Brett Feeney, Naomi Hatchman, Aidan Sarsfield,; interpreti: Kate Winslet, Harvey Keitel, Pam Grier, Julie Hamilton, Tim Robertson, Sophie Lee, Daniel Wyllie, Paul Goddard, George Mangos, Kerry Walker, Les Dayman, Samantha Murray, Sandy Gutman, Simon Anderson, Éva Martin, Mira Wright, Polly Wright, Lior Aizenberg, S. Samaran, Michelle Abel, Adina Kumar, Jeff Silverman, Andreas Wagner, Vandana Mohindra, Savrash, Saurabh Srinivasan, Dhritiman Chatterjee, Geneviève Lemon, Robert Joseph, Valerie Thomas, Arif, John Samaha, Jane Edwards; produttori: Catherine Bishop, Jan Chapman, Mark Turnbull; produttori esecutivi: Julie Goldstein, Bob Weinstein, Harvey Weinstein; nazionalità Usa; anno di produzione 1999; durata:114. | |
| Jane Campion ritorna alle origini dell'ironico e grottesco "Sweetie" (1989). Duello fra una ragazza "invasata" da un santone indiano e un "purificatore" americano. Solo l'abbandono di tutte le certezze, e il precipizio nel baratro della crisi percorsa sino in fondo, consentono di rinascere ad un nuovo equilibrio. La parte satirica è molto bella, mentre quella finale, in cui la regista tende a prendersi sul serio, convince meno. Il quadro dell'Australia provinciale a confronto con gli astrusi specialismi della cultura americana funziona peggio dell'analisi del rapporto, complesso e conflittuale, fra indemoniata e guaritore. In complesso un film d'autore che vale la pena di vedere. | |
| Valutazione: 1 2 3 4 5 | |