Cuore sacro

Regia: Ferzan Ozpetek; soggetto: Ferzan Ozpetek; sceneggiatura: Ferzan Ozpetek, Gianni Romoli; interpreti: Barbora Bobulova, Andrea Di Stefano, Lisa Gastoni, Massimo Poggio, Camille Dugay Comencini, Luigi Angelillo, Erika Blanc, Caterina Vertova, Stefano Santospago, Michela Cescon, Elisabetta Pozzi; produttori: Tilde Corsi; musica: Andrea Guerra; fotografia: Gianfilippo Corticelli; montaggio: Patrizio Marone; scenografo: Andrea Crisanti; costumi: Katia Dottori; società di produzione: R&C Produzioni; anno di produzione: 2005; nazionalità: Italia; durata: 120 min.

URL: http://www.imdb.com/title/tt0429898/
URL: http://www.cuoresacro.com/
TRAILER

Giunto al quinto film il turco – italiano Ferzan Ozpetek si conferma autore a tutto tondo. Lo fa con un film, Cuore sacro, originale e molto bello. Originale, soprattutto, perché è un inno alla fede, non a quella cattolica o mussulmana o ebraica, ma all’inclassificabile anelito spirituale che spinge gli uomini a ricercare incessantemente qualche cosa che superi la materialità per diventare scopo dell’esistenza. A scoprire questa mobilissima pulsione è Irene, una dirigente d’azienda di successo disposta a passare sopra a qualsiasi cosa pur di cogliere traguardi economici. L’incontro con una ladruncola, gentile e intelligente, la mette in crisi e le fa conoscere il mondo dei diseredati, fra cui si collocano anche esponenti del ceto medio decaduti che vivono la povertà come una colpa vergognosa. In questo ci sono notazioni, come quella della signora ben vestita che va alla mensa dei poveri portandosi le posate per non mangiare con quelle di plastica, che raggiungono il sublime. Questa perorazione umanissima ad un ruolo umano che superi la semplice funzione di macchina per il consumo, può sconcertare qualche spettatore affezionato alle prese di posizione pro gay care a quest’autore, ma se si ha la pazienza di osservare il film con mente sgombra e occhi aperti, si scopre un gioiello che riguarda in ugual misura credenti e laici.

 
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