Buongiorno, notte

Regia: Marco Bellocchio;  sceneggiatura: Marco Bellocchio, interpreti: Luigi Lo Cascio, Maya Sansa, Roberto Herlitzka, Paolo Briguglia, Pier Giorgio Bellocchio, Giovanni Calcagno, Giulio Bosetti;  fotografia: Pasquale Mari; montaggio: Francesca Calvelli; scenografia: Marco Dentici; costumi: Sergio Ballo; produttori: Sergio Pelone, Marco Bellocchio; società di produzione: Film Albatros, Rai Cinema; nazionalità: Italia,  anno di produzione: 2003; durata: 105'

URL: http://us.imdb.com/title/tt0377569/

Buongiorno, notte di Marco Bellocchio racconta, apparentemente, il rapimento e l’uccisione d’Aldo Moro vissuta all’interno del gruppo brigatista che se n’è reso responsabile. In particolare ruota attorno alla figura dell’unica donna che fece parte del “gruppo di fuoco”, una figura ispirata alla terrorista Laura Braghetti. In realtà il regista guarda ai temi che tradizionalmente gli sono cari: il conflitto fra padri e figli, la lotta antiautoritaria, lo scontro fra sogno e realtà, le contorsioni della psiche giovanile. La cosa che convince di più è il modo in cui il regista costruisce un universo chiuso, claustrofobico, folle in cui capita, contro la sua volontà, un agnello sacrificale, unico dotato d’umanità e razionalità. Quello che lascia dubbi è la scelta di lasciare fuori, sino ad un certo punto, gli aspetti politici della vicenda, magari per farli rientrare dalla finestra come nella sequenza finale in cui tutti i protagonisti sono accomunati in un inaccettabile giudizio secondo cui hanno avuto, nessuno escluso, la volontà e l’interesse di far morire il prigioniero. E' un'interpretazione che continuiamo a preferire a quella che vorrebbe dare a queste immagini il senso d’estraneità della politica alla tragedia della famiglia Moro. In definitiva è un film ricco di spunti interessanti e provocatorio in modo ambiguo, secondo uno stile tipico di quest’autore.

 
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